giovedì 16 luglio 2015

I NUOVI MOSTRI

L'altra sera, io e il mio bellissimo uomo dagli occhioni verdi, abbiamo deciso di andare a mangiare un panino.
Trovare in una paninoteca qualcosa che un vegano e una vegetariana possano mangiare, è un'impresa, ma non è di questo che voglio parlare.
Poco dopo che siamo entrati, nel tavolo dietro al nostro, si sono accomodati un papà, la nonna, una bimba di circa 10 anni e un'altra di circa 13.
Mi capita a volte di ascoltare quello che dicono nei tavoli vicino, fondamentalmente perché sono pettegola inside, ma, col senno di poi, non l'avrei fatto quella sera.
La bimba più piccola era davvero magra, e il papà, insieme alla nonna, le stavano facendo una predica sul fatto che deve mangiare di più, che è tutta pelle e ossa, e che se cade o se si fa male si rompe tutta.
Tralasciando quest'ultima parte che non è plausibile, ho iniziato anche ad ascoltare cosa diceva la figlia più grande, e cioè che sua sorella salta i pasti, nasconde il cibo per poi buttarlo e che deve smetterla se vuole crescere sana.
La piccola, cercava di difendersi in tutti i modi, e diceva: "Vi prometto che stasera mangio tutto!".
Dopo un po', il padre le chiede perché non vuole mangiare, anche perché tutte le sue amiche mangiano e lei dovrebbe prendere esempio, ma a quella domanda, la piccola gli ha dato una risposta che mi ha spiazzata e mi ha fatta stare malissimo, così male che stavo per piangere:
"Io faccio come le mie amiche, loro non mangiano, dobbiamo diventare belle come quelle della tv".


Non servono altre parole.


E.A.

lunedì 13 luglio 2015

2000

Ieri sera, facendo zapping, sono capitata su Mtv, quello dove fanno ancora video, non quello dove tutto il giorno trasmettono programmi di ragazze incinte che ti fanno passare la voglia di diventare madre.
C'era la top 30 del 2000 e, oltre aver visto un video di Paola e Chiara delle quali mi ero dimenticata dell'esistenza, ho visto la Britney che ovviamente si è posizionata al primo posto con "Ops... I didi it again".
Guardandolo, vedendo lei in super formissima, con 7.579 extension attaccate ai capelli (molto prima di Ariana Grande), mi ha fatto pensare a com'è finita dopo tutto quel successo.
Me la immagino seduta sul divano, con quei 20 kg in più, che si guarda tutti i suoi vecchi video con un barattolo di gelato in mano e con le lacrime che le sgorgano dagli occhi rigandolo il viso con il mascara sciolto.
Magari non sarà così, ma la mia mente ha partorito un'immagine così depressiva che mi sono rattristita pure io!


A.E.

venerdì 10 luglio 2015

BACK FOR GOOD

Dicono che i giovani di adesso sono più svegli dei giovani di una volta.
Io ho una nipote che quest'anno ha compiuto 15 anni, quindi ne so, e posso permettermi di dire che l'unica cosa che trovo di diverso, è internet.
Dal cellulare possono vedere di tutto e di più, se gli imposti dei blocchi trovano il modo di "evadere la sicurezza", e se lo sequestri scappano di casa.
Per dimostrarvi la mia teoria, farò dei paragoni più che plausibili, tenendo conto del fatto che a novembre faccio 31 anni:
- Quando ero piccola io c'erano i Take That, i video erano basati sulle loro movenze sexy, la nudità e i petti scolpiti come statue greche; Loro hanno i One Direction,, ragazzetti magrolini con un bel visino e sempre super vestiti.
- Quando ero piccola io vedevo Lady Oscar e Candy Candy, la prima viene violentata da Andrè, la seconda si tromba il biondino su un prato vicino ad un ruscello; Loro hanno il Geordie Shore, fatto di volgarità censurate e di accoppiamenti altrettanto censurati.
- Quando ero piccola io c'era Playboy che girava tra i banchi, adesso hanno PornHub sul cellulare. Ok, sicuramente i video porno sono più espliciti, ma la tecnologia porta anche a questo.
- Quando ero piccola, mio papà, se stava guardando un film nel quale c'erano scene di sesso, mi faceva chiudere gli occhi e nascondermi sotto la coperta. Io sapevo perché, in tv stavano scopando. L'ho fatto io con mia nipote di 10 anni e non capiva perché... Crede ancora a Babbo Natale.
- Quando ero piccola io, in un parco giochi, un bimbo di 9 anni, ha chiesto a me, 7 anni, di andare nel tubo a "chiavare"... Io sapevo benissimo cosa significava, infatti sono scappata a nascondermi dietro la mamma senza darle spiegazioni. Ai bambini 9enni di adesso è già tanto se viene in mente di chiedere un bacio sulla guancia.
- Quando ero piccola io, ci si depilava già a 11 anni, adesso non lo fanno nemmeno a 14.
- Quando ero piccola io, ci si iniziava a truccare a 10 anni, anche per uscire con mamma a fare la spesa. Lo fanno anche le ragazzette di adesso, la differenza è che loro hanno Clio Make-up e riescono a truccarsi decentemente, noi non avevamo un cazzo se non gli ombretti del Cioè e quindi sembravamo Krusty il Clown.


Anche la moda è cambiata, gli anni 90 erano fatti di larghi top che scoprivano a malapena l'ombelico, che veniva coperto però dai pantaloni a vita alta, adesso fanno i vestiti per ragazzine di 11 anni che sembrano abiti di una di 20.... E' la moda che è tutta sbagliata, non i nostri giovani, è la società che deve cambiare, non loro, che non hanno nessuna colpa, se non il fatto di esser nati nel periodo sbagliato da genitori sbagliati.


E.A.

giovedì 2 luglio 2015

LO SCOPPIO ESISTENZIALE

Ad un certo punto tutti vogliono cambiare vita, o cambiare partner, o cambiare l'acconciatura, o cambiare lavoro, o semplicemente cambiarsi i calzini perché effettivamente puzzano.
In questo momento io voglio cambiare lavoro.
Non perché quello che faccio lo disprezzo, e non disprezzo nemmeno il fatto di avere un lavoro con i tempi che corrono, è che semplicemente... Beh... Mi sono rotta i coglioni!
Dopo 15 anni di commercio mi rendo conto che è davvero dura cambiare settore, così con la mia testa torno sui miei passi.
Ripenso al fatto che se avessi continuato con la cucina magari oggi sarei il Cracco donna, cioè la Cracca, o il Crack se mi fosse andata male, ripenso anche al fatto che se avessi insistito per fare il liceo artistico magari oggi sarei la stilista di Valeria Marini e poi penso che se avessi portato avanti il mio amore per il basso, avrei potuto aprire i concerti di Nick Cave.
Ma la realtà è che la decisione che ho preso a 16 anni, cioè quella di andare a lavorare in un alimentari di paese, me la porterò avanti per il resto della vita, perché la realtà è solo una e una soltanto:
In Italia non esiste la meritocrazia.
Quindi, per quanto io possa esser brava in tutto quello che faccio (non tutto tutto ma quasi), e per quanto io possa aggiornare il mio curriculum, ci sarà sempre il "figlio di", il "nipote di" e quella troia di tua zia che mi ruberanno la possibilità di dare una svolta alla mia vita, e magari di iniziare un nuovo percorso.
Poi diciamoci la verità, io rispondo, non sto zitta, se devo tirarti merda te la tiro, indipendentemente da chi abbia davanti, che sia un collega, il direttore o il capo del Mondo, non me ne frega una cazzo, se ho ragione ho ragione, punto, quindi la terra bruciata me la faccio anche da sola, ma la verità è che quando non ti danno una possibilità, scoppi, e quando io scoppierò si salvi chi può.


E.A.
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