Si chiude una porta ma si apre un portone, che solitamente finisce sulla mia faccia, come le palle da calcio dei bimbi che giocano sul bagnasciuga o come il tappo di uno spumante che, attenzione, non porta matrimonio ma solo un occhio nero.
Spero vivamente che questa volta il portone si apra davvero, senza sorprese e senza ragnatele a mezz'aria. Potrei morirne.
Non sono credente quindi non dirò "Pregate per me", basta già mia nonna che mi accende i ceri in chiesa ogni domenica (e fino ad ora hanno solo portato sfiga), ma sperate, sperate che vada bene.
Me lo merito.
E.A.